Procida: Terra Murata una nuova opportunità

Questa mattina (Sabato 18 Giugno 2011) presso il Palazzo della Cultura si è tenuto questo “dibattito” sulla situazione del complesso dei beni appartenenti all’ex carcere di Terra Murata. Devo dire che tutto sommato è stato abbastanza interessante parteciparvi, anche se da subito ha assunto più una connotazione informativa che di un dibattito in merito alla programmazione ormai già “fatta”.

Presenti al dibattito organizzato dal Gruppo consiliare “Insieme per Procida” e CGIL Procida molti volti noti e qualche meno noti, ben moderati dalla Dr.ssa Giseppina De Rienzo. Quindi la prima perplessità deriva proprio dal fatto che il dibattito sia stato organizzato dall’opposizione e non dall’amministrazione in carica.

L’apertura dei lavori di Dino Ambrosino (Consigliere e Capogruppo di “Insieme per Procida”) ci ha illuminato sul senso del dibattito con un intervento di presentazione “istituzionale”, dal quale mi sarei aspettato molto di più dal più giovane (senza dubbio) partecipante al “dibattito”, ma forse colpevole di questo anche la mancanza di tempo, non volendo tirare la cosa troppo per le lunghe.

Subito dopo Dino, in un ruolo inizialmente informativo, il nostro amato Sindaco Vincenzo Capezzuto ci ha spiegato come, tra Luglio e Settembre di quest’anno, grazie al lavoro svolto, il complesso in oggetto passerà nelle mani del Comune di Procida. Senza risparmiare in particolari per le difficoltà riscontrate nel trattare questo difficile passaggio.

Piccola pausa caffè, dopo di che si riprendono i lavori con l’intervento della Dr.ssa Teresa Potenza che pone anche la necessità di includere nel progetto una valenza sociale di rilievo.

Il dibattito assume ben altro tono quando l’Ing. Cosenza prende la parola, mettendo in risalto che a prescindere da quale sia il progetto elaborato dal Comune, il primato di importanza sta nel METODO con il quale verrà gestito questo bene comune. Allargando poi il discorso in una visione più ampia dell’Isola di Procida come polo turistico con le sue particolarità che ancora non è stata in grado di ritagliarsi un ruolo nel panorama di offerta turistica nazionale ed internazionale.

Intervento interessantissimo, molto convincente, proprio di chi sa di cosa sta parlando, di chi conosce l’argomento e le difficoltà culturali di una cittadinanza che dovrà assumersi le responsabilità derivanti da un progetto così grande ed importante come non ha mai fatto in passato. Discorso poi ripreso in parte dalla Senatrice Dr.ssa Maria Fortunata Incostante, che oltre ad approfondire le dinamiche normative per le quali sarà possibile questa acquisizione da parte del Comune di Procida, incalza il Sindaco Capezzuto, ritenendo tardivo il tentativo di coinvolgere la cittadinanza sulla condivisione di un progetto che ormai è nella fase conclusiva di definizione, nonostante la convinzione che se tale progetto non sarà condiviso dalla cittadinanza sarà destinato a fallire miseramente. Per tutta risposta, che definirei sconcertante, la dichiarazione del Sindaco che ha affermato di non aver coinvolto la cittadinanza, ne  l’opposizione – che a più riprese aveva palesato l’intento di cooperare – perché “non potevo perdere tempo”.

Ci sono stati anche altri interessanti interventi che hanno puntato i riflettori su argomenti inerenti alla struttura ed il suo stato attuale dal punto di vista tecnico, anch’esso di grande valenza soprattutto legata alla tempestività degli interventi. La chiusura del dibattito è stata di Aniello Scotto di Santolo che evidenzia la necessità di una cooperazione tra le parti per una buona riuscita del grande progetto “Procida”.

Tutti i relatori si sono dimostrati concordi sul necessario intervento di investimenti privati, vista la loro consistenza che si stima, con buona approssimazione, da un minimo di 40.000.000 di euro ai 70.000.000 di euro.

Ed è proprio per questo che il complesso non può non inserirsi nell’ottica di un cambiamento radicale più grande dell’intera isola di Procida, verso quella che ormai si è palesata come unica risorsa disponibile, il turismo. Questo anche è soprattutto causa della degenerazione progressiva ed inesorabile della risorsa Mare, sulla quale è scandaloso riporre le uniche speranze di risollevare l’economia del nostro pezzo di Paradiso. Esistono sicuramente grandi professionalità, ma in un mercato con sempre meno richiesta e sempre più speculazione, trasformatosi da attività imprenditoriale e Armatoriale ad attività Manageriale e finanziaria.

Ed ovviamente non sono mancati gli apprezzamenti alla nostra stupenda isola in cui sembra che qualcosa … finalmente….. si stia muovendo. Speriamo che si muova nella direzione giusta e nell’interesse “comune”.

RISE UP PROCIDA

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