Procida: Trasporto pubblico urbano urge più sicurezza

FILT – CGIL, FIT – CISL e UILTRASPORTI, dopo le richieste formulate nei mesi scorsi, confermano la necessità di un incontro urgente con i dirigenti dell’EAV- Bus e dei responsabili politici della Regione Campania per trovare una soluzione adeguata alle problematiche relative alla sicurezza dei mezzi di tipo “Pollicino”, da oltre vent’anni utilizzati per svolgere il servizio di trasporto pubblico urbano sulle isole di Ischia e Procida.
In effetti, dopo quanto accaduto nel mese di dicembre a un “Pollicino” in servizio sull’isola di Procida che, in prossimità del porto commerciale di Marina Grande, a seguito della rottura di un semiasse, si è improvvisamente inclinato su di un lato e, solo per una coincidenza favorevole e fortuita, non ha provocato danni a lavoratori e passeggeri, il problema si è riproposto nelle ultime ore, sempre a Procida, ad un mezzo della stessa tipologia. Quest’ultimo, alle 7,15 circa, nell’apprestarsi ad effettuare il servizio scolastico non ha risposto più ai comandi dell’autista, sembra causa la rottura della pompa dei freni, impattando frontalmente, ed anche stavolta fortunatamente senza coinvolgere persone, contro un muro interno al deposito.
FILT – CGIL, FIT – CISL e UILTRASPORTI, si dice in un comunicato: ”non possono sostenere oltre questo atteggiamento aziendale, ignorare i problemi legati alla sicurezza del personale e dei trasportati derogandoli ad una specie di <> è un sistema che alla lunga provocherà danni irreversibili.”
Sulla fatto che i mezzi adibiti al trasporto pubblico urbano sull’isola di Arturo siano vetusti e poco confortevoli, sono giunte decine di segnalazioni, da cittadini e turisti, al comando della locale Polizia Municipale; per il comandante, dott. Giuseppe Trotta: “l’instabilità di buona parte dei veicoli in circolazione, eventualmente dovuta alla carenza di validi ammortizzatori, provoca nei passeggeri patologie vertebrali e, a volte, contusioni su parti del corpo, così come vari componenti della carrozzeria vibrano fortemente non solo accentuando la rumorosità dei mezzi ma arrecando anche disagi alla salute di chi osa servirsi di tale pubblico servizio. Inoltre, manca l’aria condizionata e, con una sola eccezione, nessuno dei mezzi è idoneo per accogliere i portatori di handicap.”
Sempre a proposito delle condizioni di lavoro, rimane ancora da superare la possibilità di realizzare, in prossimità delle zone di stazionamento degli autobus (Piazza Marina Grande, Marina Chiaiolella e, temporaneamente, a San Giacomo) un impianto igienico-sanitario. Va ricordato, infatti, che ad oggi gli autisti, per fare fronte alle normali esigenze fisiologiche durante le ore di servizio, utilizzano i w.c. delle attività commerciali o ricorrono presso gli immobili di amici e parenti residenti in zona.

da “Il Golfo”

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