Di tanto in tanto, come un mostro riaffiora dal fondo degli abissi, torna a fare notizia la lunga, e straziante, vicenda della “Bannock”, nave che prende il nome da un capotribù pellerossa, varata nel 1942 negli USA quale rimorchiatore d’alto mare, riallestita quale nave oceanografica nel 1963 presso le” Officine Allestimento e Riparazioni Navi” di Genova a cura del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sulla quale hanno trovato imbarco decine di marittimi procidani, che dal 2004 entra a far parte di un protocollo d’Intesa tra Comune di Procida e l’Istituto Tecnico Nautico “F. Caracciolo” nel quale, tra l’altro, si prevede di avviare una serie di progetti per gli allievi della scuola ma che, da anni, è “parcheggiata” nel porto di Napoli ancora in attesa di conoscere destinazione e finalità. L’occasione per ripercorrere una parte corposa di questa storia ci viene offerta dall’ennesima conferenza dei servizi indetta, per il prossimo 2 ottobre, dalla Dirigente dell’Istituto Superiore “F. Caracciolo”, dott.ssa Maria Saletta Longobardo, presso l’Avvocatura dello Stato di Napoli con i vari soggetti coinvolti, per cercare di porre la parola fine ad una questione che, al di là degli aspetti tecnico-legali-amministrativi, sta assumendo, anno dopo anno, costi rilevanti per l’intera collettività.
Tutto ha inizio il 13 febbraio del 2004 quando l’Istituto Tecnico Nautico “F. Caracciolo” e il Comune di Procida hanno stipulato un protocollo di intesa ai sensi dell’art. 14 D.P.R. 4.9.2002 n° 254 relativo all’istanza di utilizzazione della motonave “Bannock”, con il quale si sono impegnati all’adempimento di specifiche obbligazioni inerenti l’acquisizione e la gestione della stessa. In particolare, l’Istituzione scolastica si impegnava alla realizzazione del piano dell’offerta formativa e dei relativi supporti organizzativi e logistici. L’Amministrazione municipale, invece, si obbligava: ad espletare tutte le procedure di evidenza pubblica necessarie per la realizzazione del progetto formativo; ad assumere la gestione economica del progetto con le conseguenti responsabilità rimanendo pertanto l’unico titolare delle stesse; a realizzare supporti organizzativi e logistici a sostegno del progetto. Successivamente, in data 30.11.2004, le parti hanno integrato il suddetto protocollo, mediante l’assunzione da parte dell’Amministrazione Municipale, per iscritto, di nuove obbligazioni quali la messa in sicurezza, trasporto, definitiva sistemazione della nave nel porto di Procida; rilascio di concessioni, autorizzazioni, permessi eventualmente richiesti degli enti territorialmente competenti; coperture assicurative relative ad ogni tipo di responsabilità imputabili alla Scuola, quale proprietaria della nave; gli oneri di guardiania e di sorveglianza tecnica della nave, degli impianti, delle apparecchiature e delle dotazioni; gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; gli spostamenti e della definitiva sistemazione dell’unita.
Con nota n° 18005 del 17.12.2004 il Comune di Procida ha sottoscritto tutti gli impegni relativi agli oneri finanziari e le relative spese richiamate nell’atto di integrazione del protocollo di intesa. In data 15.03.2005 l’Istituzione Scolastica ha ricevuto la m/n “Bannock” in consegna dal Corpo delle Capitanerie di Porto, ai sensi dell’art. 14, D.P.R. 4.9.2002 n° 254, con annesso inventario della nave. Il Comune di Procida, quindi, otteneva un finanziamento dal Ministero dell’Ambiente di 500.000.00€ (finanziamento assentite con decreti n°558/01/02 del 02.12.2001, DEC/DPN/549 del 20.11.2003, DEC/DPN/1890 del 20.10.2004). Tale beneficio era così ripartito: 94.208,00€ per il trasferimento, ancoraggio e la bonifica; 150.000€ per la messa a punto della logistica dell’ormeggio; 350.000€ per la trasformazione interna della nave.
A seguito della delibera di G.M. N° 265 dal 13.10.2005, il Comune di Procida ha indetto formale gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di adeguamento manutentivo e funzionale della m/n “Bannock”, ossia i lavori di trasformazione interna della nave. Esperita la gara, è risultata aggiudicataria la ditta “LA ROCCA CAR.ME.N. S.r.l.”. In data 28.11.2005 veniva stipulato il contratto di appalto dei lavori – registrato ad Ischia il 07.12.2005 (n° 1643 Serie I). Secondo quanto previsto nel capitolato di appalto i lavori sarebbero stati eseguiti in parte all’interno del Porto di Napoli, dove la nave era situata, e in parte all’interno del Porto di Procida, ovvero dove la stessa avrebbe dovuto trovare la propria sede definitiva funzionale all’utilizzo da parte dalla Scuola.
Una volta eseguiti tutti i lavori da effettuarsi nel Porto di Napoli (iniziati in data 20.02.2006), la ditta ha interrotto gli stessi a fronte del mancato trasferimento – a carico del Comune di Procida – della nave nel Porto dell’isola. In ottemperanza dello specifico obbligo assunto con la convenzione, in data 09.07.2008 l’Amministrazione comunale otteneva la concessione demaniale marittima n°107/2008 per l’assegnazione formale del sito definitivo per l’ormeggio della m\n ‘Bannock” all’interno del Porto di Procida e, in data 06.02.2009, la Regione Campania, a seguito di specifica istanza dell’Amministrazione Municipale, autorizzava i lavori di modellamento del fondale nello specchio d’acqua concesso per la sistemazione definitiva della nave nel porto commerciale. Sino a questo punto, nonostante le oramai abituali lungaggini burocratiche, nulla lasciava presagire il colpo di scena che, da li a qualche mese, sarebbe sopraggiunto determinando l’impasse. Con nota prot. n° 8083 del 30.06.2010 l’amministrazione municipale, infatti, comunicava alla Dirigenza Scolastica che l’esecutore incaricato dei lavori di modellamento, necessari per il doveroso trasferimento della “Bannock”, aveva rilevato la presenza di un substrato roccioso tale da ostacolare le operazioni sul fondale e da impedire le operazioni di sistemazione definitiva della nave nell’area indicata dal Comune. In concreto, a seguito dell’ultimazione delle operazioni da eseguire nel Porto di Napoli, i lavori necessari (sulla nave e sul porto di Procida) sono stati sospesi e la nave è rimasta ancorata presso il Porto di Napoli al molo n°25, dove tutt’ora giace.
Per il presidente del Consiglio d’Istituto, dott. Giovanni Villani: “La vicenda della motonave Bannock è nata formalmente oltre 10 anni fa e come tante vicende anche procidane, è rappresentativa di un determinato modo di essere e di fare e non se ne vede ancora una soluzione! Bisogna dare atto alla Dirigente Maria Saletta Longobardo di volere risolvere il problema con la sua consueta determinazione e con una forte capacità di analisi come testimonia anche il nuovo atto di indizione della conferenza dei servizi del 2 ottobre p.v. (alla conferenza dei servizi del 2010 l’Amministrazione Comunale era assente!). Peraltro – continua Villani – il Consiglio di Istituto è sempre stato informato dalla Dirigente delle evoluzioni della vicenda e sul sito istituzionale della Scuola sono consultabili i verbali delle riunioni del Consiglio.
L’Istituzione Scolastica risulta proprietaria formale della motonave ma gli oneri di gestione (sorveglianza, guardiania, assicurazioni, autorizzazioni, concessioni, manutenzione ordinaria e straordinaria, etc…) sono a carico del Comune di Procida, che ha anche ottenuto per il progetto un finanziamento di 500.000 euro dal Ministero dell’Ambiente, e che lo stesso Comune di Procida ha addirittura citato “per danni” l’Istituto Scolastico con la prima comparizione prevista per il 13 ottobre p.v. Certamente – conclude il presidente del Consiglio d’Istituto – la Scuola, che ha difficoltà ad incassare il contributo volontario di euro 90 per garantire l’offerta formativa, non ha le risorse per gestire una motonave, di cui ritengo si debba liberare”.