Nell’ambito degli eventi programmati dal Comune di Procida – Delegato al turismo, per la “Pasqua a Procida 2014”, lo scorso 20 aprile, nella chiesa di S. Margherita Nuova, collocata alla base del borgo antico di Terra Murata, è stata inaugurata la mostra fotografica di Tobia Scolavino, dal titolo ” I Misteri di Procida”.
La mostra è composta da circa 30 scatti, distribuiti in due gruppi, uno presente nel corpo centrale della chiesa e l’altro nella sagrestia attigua, che ritraggono i “Misteri” che i ragazzi procidani realizzano e trasportano per le vie dell’isola in occasione della Processione del Venerdì Santo. “L’obiettivo – ci dice Tobia Scolavino – è quello di dare una diversa lettura dell’evento ponendo l’attenzione su dei particolari piuttosto che sul generale”.
In modo particolare emerge un lavoro di ricerca nel gruppo presente in sagrestia nel quale la fotografia “abbandona” il classico ruolo di “messaggero asettico” dell’immagine entrando in gioco pesantemente nella costruzione di quest’ultima e sottoponendosi a libere interpretazioni proprie dell’arte moderna.
La mostra è in contemporanea e resterà aperta al pubblico per tutta l’esposizione dei “Misteri” che hanno partecipato alla “Processione del Venerdì Santo”. “Interpretare la Processione del Venerdì Santo di Procida – dice il prof. Nico Granito, docente d’arte e tra gli animatori dell’associazione “I Ragazzi dei Misteri – non è cosa facile! Le foto di Tobia Scolavino riescono, in modo tutt’altro che banale, a trasmetterci il pathos e la drammaticità che caratterizzano questo straordinario evento. In particolare le immagini realizzate con la tecnica dello zooming ci trasferiscono in modo dinamico e dirompente l’energia spirituale insita nel plasticismo dei “misteri” al punto tale da creare una sorta di vortice emozionale dal quale lo spettatore difficilmente riesce a districarsi. Di notevole interesse anche le foto di reportage frutto di anni di osservazione e di indagine attenta che ci mostrano aspetti ed inquadrature della processione intriganti ed originali. “