Per una chiesa capace di leggere i segni dei tempi.

R E T E   R A D I È   R E S C H gruppo di QUARRATA

LETTERA DI MARZO 2012

Carissima, carissimo,

Il trinomio che l’attuale governo tecnico ha lanciato a mo’ di slogan e promessa è: rigore, crescita ed equità. Ebbene il rigore si è già abbondantemente visto nella prima manovra passata in parlamento; la crescita è attesa come frutto delle cosiddette liberalizzazioni. Quella che non si è vista ancora né progettata né realizzata è l’equità. Ciò che oggi potremmo chiamare bene comune. E che dovrebbe attraversare sia il rigore che la crescita. Il rigore è apparso nella sistemazione delle pensioni, nell’aumento del prezzo della benzina e del gasolio, nell’aumento delle tariffe dei servizi, ma equità avrebbe voluto che ci fossero anche tassazioni patrimoniali e sulle vendite finanziarie. Non c’é ombra di progetti per le energie alternative e di tagli all’acquisto dei cacciabombardieri F35. Ma qui come credente, mi preme segnalare assieme al deficit di equità il silenzio della teologia cristiana. L’hanno denunciato prima un numeroso gruppo di preti del Veneto e dopo, un altro gruppo, preti e laici, che si sono dati appuntamento a Firenze. Entrambi si sono rivolti ai teologi italiani per chiedere loro dove stanno mentre multinazionali e banche vendute al Dio denaro governano il mondo; dove stanno mentre si riducono le spese per il sociale, la sanità, e la scuola; dove stanno mentre la gente del Sud del mondo si riversa sulle spiagge di Lampedusa e viene respinta indietro; dove stanno mentre il bilancio familiare diventa insufficiente e la precarietà riduce a brandelli sogni e progetti; dove stanno mentre sfilano per le strade e gridano in internet gli indignados. Karl Barth, scrive in rapporto al compito dei teologi: “è necessario che tra la Bibbia e il giornale come tra i due poli di un arco elettrico comincino ad accendersi lampi di luce per rischiarare la terra”. Per dire che la fede cristiana non é sospesa in aria di dottrine astratte, ma si cimenta con la realtà facendo scintille. Molti parroci stanno scoprendo e ricevendo segnalazioni di sempre nuove famiglie che non riescono a mettere su la pentola per il pranzo e per la cena. Ancor di più le Caritas. Ai teologi italiani chiedo una lettura aggiornata, calata nella carne sofferente del nostro tempo della Parola di Dio, cosicché diventi progetto da proporre a tutti ed in modo particolare ed esigente alla cosiddetta nuova generazione di politici cattolici, che senza una formazione ispirata ai principi, seria e permanente non ci potrà essere una classe politica che opera alla luce del Vangelo, che abbiano il coraggio di denunciare il fallimento di un sistema e di proporre un’alternativa. Già é avvenuto con la teologia della liberazione nata appunto dalla lettura fatta assieme al popolo della Bibbia. Perchè equità è sinonimo di cristianesimo.

Antonio

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