Il Crocifisso posizionato all’estremità della banchina del porto commerciale di Marina Grande, che guarda la chiesa di Maria SS della Pietà e di San Giovanni Battista, compie centosessantasei anni. Fu costruito dalla pietà popolare ed inaugurato il 30 ottobre 1845 e, da allora, non c’è stato giorno che qualche mano devota e sconosciuta non riponesse alla sua base un mazzo di fiori.
Il Crocifisso, che certo non è un Cimabue ma ha un valore affettivo e simbolico notevole, è poggiato su di una base di pietra lavica su cui si incastrano mattonelle antichissime ed è protetto da una cancellata, il tutto versa in uno stato pietoso così come la strada antistante.
Nel vedere un simbolo della religiosità dei marinai procidani ridotto in queste condizioni ha fatto scattare in me una molla ed è per questo che rivolgo un appello a tutti quelli che devono essere interessati al decoro di questo monumento (Decanato di Procida, Pio Monte dei Marinai, Circolo Capitani e Macchinisti, etc.) ed intervenire.
Non occorrono barche di soldi per ridare dignità al Crocifisso.
Tags Dalla Redazione Segnalazioni e Urla
Potrebbe interessarti
Pasqua. Tra macigni e libertà i nostri auguri
“La nostra vita comincia a finire il giorno che diventiamo silenziosi sulle cose che contano” …