PROCIDA – Il 2021 si avvia alla conclusione con una dura nota del gruppo consiliare di minoranza “Procida per tutti” che pone sul tavolo del confronto politico, dopo la recente discussione in Consiglio Comunale, alcune questione che riguardano la locale sanità.
“Le nostre continue sollecitazioni affinché il Comune intervenisse presso ASL NA 2 e Regione Campania, per dotare l’isola del Pronto Soccorso, porre rimedio alle decurtazioni dei servizi specialistici, con difficoltà di prenotazione di una visita ed alle ridotte funzionalità di Distretto, del Presidio Ospedaliero, della medicina territoriale per residenti e turisti e del trasporto di emergenza da tempo senza l’idroambulanza assegnata – si legge nel documento – non hanno trovato condivisione. Ciò nonostante il nostro vittorioso ricorso al TAR che ha obbligato L’ASL e La Regione a considerarci, come Capri, zona disagiata.
Per il Sindaco, responsabile della sanità e membro dell’Assemblea dell’ASL, non c’è da chiedere di meglio, tutto funziona! Abbiamo proposto l’istituzione di una Commissione unitaria con la presenza di tecnici ed operatori del settore per la verifica degli standard di “zona disagiata” e delle azioni da mettere in campo affinché i diritti dei cittadini fossero rispettati.
Sindaco e gruppo consiliare “La Procida che vorrei” hanno opposto un totale rifiuto con una inaudita arroganza quasi pari alla miopia con la quale amministrano la nostra comunità. Sono preoccupati di non arrecare disturbo agli organi preposti facendo chiaramente intendere che rappresentare le giuste esigenze ed i diritti dei cittadini sia atto che rechi offesa a chi è obbligato a farsene carico.
I cittadini che non hanno potuto assistere attraverso i “social” ai lavori della seduta di Consiglio Comunale del 19 novembre 21, convocata da “Procida per Tutti” potranno trovare conferma di quanto affermiamo dalla registrazione postata su pagina Facebook di “Nuvola Tv.
Non si può accettare che la salute sia tutelata nella misura attuale o che peggiori.
Riteniamo, a pochi mesi dalla inaugurazione di un importantissimo evento nazionale come “ Procida capitale della cultura” con l’isola che sarà auspicabilmente metà di migliaia di visitaori, doveroso convocare un tavolo di lavoro aperto a tutte le forze politiche, agli operatori sanitari,alle associazioni sindacali di categoria, al Tribunale dei diritti del Malato, a tutti i cittadini, nell’intento di raccogliere dati di fatto e porre in essere una forte attività di sensibilizzazione verso ASL e Regione per ottenere ciò che le leggi e la sentenza del TAR ci hanno assegnato. Diciamo no alla incapacità politica uniti possiamo farcela! “
Ma non si sarebbe dovuto assistere, da almeno 5 anni, alla nascita di un vero polo ospedaliero a Procida?
E questo grazie alle mosse politiche e giudiziarie del “gota” politico isolano…
Mi pare che tutto questo smaneggiare da legulei, questo mostrare le penne di pavone, questo inutile giro delle tre carte abbia prodotto, invece di un POLO, un pollo spellacchiato (e qualcuno potrebbe dire: magari!).
E perchè tutto questo? Perchè si è puntato al sogno irrealizzabile su diversi piani: 1) economico
2) strutturale e 3) funzionale. Praticamente, tutto quello che si poteva sbagliare, lo è stato.
Farebbe bene, chi ha il dovere di gestire la politica sanitaria isolana, a puntare su una rete di assistenza integrata con il territorio regionale, al rapido ed efficiente trasporto dei malati, al potenziamento della medicina telematica, all’istituzione di un’efficiente rete di prevenzione isolana, piuttosto che lanciare missili elettorali nell’iperspazio. Si potrebbe partire subito, ed invece si attendono ancora segnali, si rincorrono sogni, si cerca di acchiappare farfalle…