Procida: "Ripartire dalle eccellenze."

di Michele Romano

In una comunità insediata in un sito di sublime bellezza ma intristita, inmalinconita, ingessata, imbalsamata in un grigiore di degrado ambientale e sociale dove una fermentazione criminosa sta incalzando i gangli delle attività produttive più rilevanti del territorio, qualche volta, per fortuna, sorge un raggio di sole e di speranza. Questa sensazione l’ho percepita in due occasione topiche: il concerto della “Traviata” e quello in occasione per la Pasqua di questo 2011, della Banda Musicale dell’isola di Procida. Ho gustato e nello stesso tempo mi sono emozionato davanti alla bravura e alla creatività di questi nostri giovani talenti, sotto la direzione dell’ottimo maestro Trio, come Giuliana, Desiré, Davide, Vincenzo Al., Vincenzo Lu, Antonio A., Antonio S., Marco T., in sinergia con tutti gli altri elementi più collaudati del gruppo e con una sempre più assidua integrazione del prezioso “Pleiadi Chorus”, splendidamente diretto dall’estro di Michele Costagliola. Tale atmosfera mi ha spinto a riflettere che da questa dimensione bisogna ripartire per un risveglio dell’intero vissuto cittadino percependo con forte consapevolezza che dietro il proprio tessuto, la nostra terra, sta germogliando tanti frutti di eccellenza di cui questi ragazzi e ragazze sono una parte importante.
In queste risorse risiede lo slancio vitale da cui ripartire per costruire il futuro di alto spessore anche sotto la spinta dello spirito micaelico che pervade questa meravigliosa contrada. Questo effluvio dell’Arcangelo faccia così sorgere una nuova soggettività politica che indirizza a provare gioie nella pubblica tranquillità, nella corretta amministrazione della giustizia, nel rispetto per le leggi, nella stabilità costruttiva del governare.
Infine un forte invito al Governo e alle società armatrici ad uscire fuori dall’incuria e dall’apatia in cui si trovano davanti al dramma dei nostri cari marittimi dando risposte concrete alle crescenti angosce dei familiari. Procida ed i procidani, con la presenza massiccia alla fiaccolata del 1 maggio hanno manifestato l’urlo che c’è dentro per questi figli, altri importanti punti d’eccellenza della collettività insulare.

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