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Procidamerica: Il Senso di Luogo

procidaamerica Nei giorni scorsi l’isola di Arturo è stata sede, presso il cenobio di S. Margherita a Terra Murata, di un importante evento culturale consistente nell’esposizione collettiva di artiste americane dell’Hudson Valley dal titolo: “Procidamerica: Il Senso di Luogo”.

La mostra, che ha riscosso un consistente successo di critica e visitatori, ha avuto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Procida e del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli. Proprio il Console si è complimentato con l’Assessore Scotto di Carlo per “l’interessante evento volto a far conoscere in Italia artiste americane provenienti dall’Hudson Valley. E’ affascinante – sottolinea il Console – come artiste comunichino attraverso i loro lavori le sensazioni legate al loro luogo di origine così come da altri luoghi.”

Nella splendida cornice del cenobio, di recente ristrutturato e reso agibile, con vedute mozzafiato sul Golfo di Napoli e sul borgo dei pescatori di Corricella, esposti piccoli lavori consistenti in copie d’archivio, stampe e originali delle opere degli artisti che presentano una varietà di mezzi di comunicazione; pastelli, acrilici, acquerelli, oli, mosaici, fotografie e sculture, così come è stato allestito un punto multimediale che ha consentito ai visitatori di visionare, in successione, dieci immagini riproducenti le opere di ogni singolo artista.
Molto apprezzato anche il concerto tenuto dal Coro Polifonico S. Leonardo, diretto dal maestro Aldo de Vero, che si è esibito in onore delle artiste americane con un repertorio di musica napoletana: Ritornello delle lavandaie del Vomero (anonimo 1300); Ciccerenella (anonimo 1600); Te voglio bene assai ( Sacco-Donizzetti); Duorme ( Chiurazzi 1908); Palomma ‘e notte (Salvatore Di Giacomo); Lariulà (Salvatore Di Giacomo); Santa Lucia lontana (e.A. Mario);Voce ‘e notte (Nicolardi-De Curtis); A pucetana; Festa di Piedigrotta (Alba-Flacco 1911); Munastero ‘e santa Chiara (Barberis-Galdieri); Era di maggio ( Salvatore Di Giacomo); Cu’me ( Gragnaniello); O mare e tu (Gragnaniello).

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