Trasporti Marittimi: Accade a Ischia

di Nicola Lamonica

Trasporti marittimi. Oggi 09 dic. 2012, la nave Caremar sospende la sua corsa della 14.30 per Napoli “ per avverse condizioni meteo-marine”  e sul Porto d’ischia si anima una forte indignazione popolare ed un’agitazione fuori del consueto per la presenza di tanti utenti in attesa d’imbarco che non verrà. Intanto lo sportello Caremar chiude con un freddo comunicato affisso sul vetro, mentre quello della Medmar “incurante del  cattivo tempo” faceva il pieno sulla tratta di Pozzuoli garantendo felicemente la corsa delle 1510.

Non discuto la scelta fatta dal Comandante della M/n Adeona  che ritengo sicuramente sofferta e responsabile; ma – per una discreta conoscenza dell’evoluzione del tempo meteorologico che possiedo e degli effetti che potrebbero aversi sulla condotta  della navigazione dal vento e dal mare dominate alle 14 ( che al di fuori del punto d’imboccatura del Porto d’ischia nulla avrebbe potuto ) – mi sia concesso di pensare che sulla scelta del Comandante abbia avuto un peso non indifferente lo stato di affidabilità della nave gestita da una società che da giorni fa parlare di sé al negativo per mancanza di soldi per il carburante, per la normale manutenzione e per gli stress dei tempi di lavoro del suo personale. Nei giorni prossimi sapremo se queste considerazioni abbiano un punto di verità e quando esse abbiano inciso!

 

Intanto discutiamo di altro. Il fatto di cui sopra e le tante circostanze negative che sta vivendo in questo periodo il trasporto marittimo nel Golfo di Napoli richiamano vecchie considerazioni sia di politica gestionale (di una società pubblica che stenta ad andare avanti), sia di una politica regionale totalmente incapace di esprimere una significativa novità, se non nell’assurda volontà di privatizzazione una società pubblica dando ai privati  i contributi provenienti da Roma. Ma evidenziano anche che nessun passo in avanti sia stato fatto in questi anni circa la qualità del rapporto tra lì’offerta e l’utenza; la comunicazione è rimasta, infatti, congelata nelle sue forme più primitive: vige ancora il passa parola!

In tutte le aree portuali  nulla è stato fatto per creare sportelli informativi e per creare cartelli luminosi che annuncino ritardi e cancellazioni di linee, lasciando tutto all’improvvisazione del passante a sua volta edotto del sentito dire. Eppure siamo nel secolo dell’informatica e certe cose potrebbero essere superate con poco. Stando a Porta di Massa per sapere se al Beverello parte un aliscafo, il cittadino non ha altro da fare che portarsi con la navetta ( che a sua volta rimane senza orari fissi e senza alcun tabellone che ne annunci il rientro! ) al detto molo per poi ritornare indietro con il suo carico di bagaglio se l’aliscafo per un guasto tecnico o per motivi meteo- marini non dovesse partire. Siamo alla frutta, ma forse anche oltre !

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