Un Dio pericoloso, perché? Facciamo quattro chiacchiere con Padre Alberto Maggi
Lei si sta impegnando ad infondere un cambiamento, con un approccio differente, alla lettura delle sacre scritture. Come bisogna avvicinarsi ad esse?
Se si leggono i Vangeli interpretandoli alla lettera sono degli “eventi vecchi” che risalgono a duemila anni fa. Prima di tutto è meglio chiarire che i vangeli non sono una cronaca o un elenco di fatti, ma è verità, è una narrazione teologica. Quindi allargando l’interpretazione le scritture comunicano valori moderni ed universali e con la giusta chiave di lettura, i Vangeli formulano la risposta per la pienezza della vita perchè il Vangelo comunica vita.
Nell’approccio oltre ai contenuti è cambiata nel tempo anche la forma. Quali sono i nuovi mezzi di espressione e comunicazione utili, secondo lei, a diffondere il suo “nuovo messaggio”?
Con il passare degli anni ci si è adeguati alle innovazioni tecniche, abbiamo sia un sito internet con commenti, relazioni,,la “video omelia”, una nostra grande innovazione presente anche su youtube. Sono cambiate, quindi, le modalità; creando un approccio più diretto ed andando ad abbattere una sorta di muro che grazie ai nuovi mezzi di comunicazione è stato abbattuto. Molti sono i giovani che lasciano commenti, mandano delle domande o scrivono delle mail al sito o attraverso Facebook, che è stato una grande rivoluzione nell’ambito della comunicazione creando una sorta di democratizzazione dei media.
Inoltre è cambiato anche il linguaggio utilizzato nelle sue conferenze, giusto?
Il compito principale di una lingua è quello di comunicare ed essere chiari e diretti, per questo motivo bisogna parlare con parole semplici in modo da far comprendere a tutti concetti che diventano semplici (sul sito c’è anche una parte dedicata al catechismo per bambini su come diffondere il messaggio dei Vangeli con termini che anche i bambini possono comprendere).
Parlando dei più giovani, da alcuni anni si parla di “crisi dei valori” e molti giovani che non vanno a messa, perché?
Ai nostri incontri, convegni e anche alla messa della Domenica sono presenti molti ragazzi , e ciò dipende da come offri il Vangelo. Se si costringe le persone ad accettare un messaggio, non si fa altro che violentare la loro ragione. I giovani devono capirlo, e questo incontro non può avvenire con un’imposizione.
Dal 2001 con la caduta delle torri gemelle lo shock economico ha riportato gravi conseguenze sul paino vedendo da allora l’islam e gli integralisti solo come pericolosissimi terroristi. Ci dice una sua riflessione a riguardo?
Ogni società o autorità ha da sempre avuto un nemico da combattere esterno ed estraneo ad essa per non rivolgere la colpa all’interno, perché il male è dentro la società . nei secoli si è creato un clima ansiogeno , con la modernità soprattutto la televisione crea panico ed allarmismo, rivelandosi successivamente delle invenzioni, per spostare la concentrazione non all’interno ma su un fattore da combattere che si troverebbe all’esterno (un esempio su tutti può essere il genocidio degli Ebrei, durante la seconda guerra mondiale). Il motto della società è avere, salire e comandare. Gesù rappresenta e propone un nuovo stile e il motto con lui diventa condividere e scendere per favorire la gioia e la fratellanza e questo principio sconvolge i piani delle autorità suscitando le loro ire, additandolo anche lui come nemico.
Soprattutto negli ultimi anni è stato denunciato anche dalla Chiesa e da Papa Ratzinger il grave problema della pedofilia tra i membri della chiesa. Qual è la sua interpretazione di questo problema?
“Il frutto è marcio perché cresce dall’albero che è marcio.” Una possibile spiegazione di questo grave problema è legato alla visione negativa della sessualità da parte della stessa Chiesa. Il peccato è visto sempre negli organi genitali delle persone; ma non è così. La sessualità va incanalata, non va soffocata, altrimenti prende vie inaspettate e si proietta su cose o persone con delle gravi conseguenze sul prossimo.