L’unità d’Italia ha una parte di fondamenta sul “puttanismo”. Il conte Camillo Benso di Cavour artefice principale dell’ “unità” d’Italia ha tramandato ai posteri la cultura del Bunga, Bunga.
Il Conte; Abbandonò la carriera militare, gli era “troppo stretta” era anche un accanito giocatore d’azzardo, e gli piacevano le donne.
Fu amante focoso e passionale, era sempre a “caccia” di donne, ma era anche richiesto dalle dame di società dell’epoca. I suoi grandi amori:
La ventenne genovese (sposata) Anna Schiaffino Giustiniani , suscitò scandalo che fu travolta dalla passione trasgressiva e scandalosa, e quando il conte la lasciò lei si suicidò.
Clementina Guasco, Emilia Gazzelli Pollone, (sposata con un marito geloso che non gli diede tregua)Hortense de Meritiens.
Queste notizie riportate dalla storia, si devono all’importanza delle donne, proviamo a immaginare, quante altre donne sono andate a letto con il Conte Camillo Benso di Cavour.
Considerando che cento cinquant’anni fa, le notizie non arrivavano nelle case come avviene oggi, con internet, così pure con i giornali, non vi erano paparazzi, e il popolo del nord languiva dalla fame non s’interessavano con chi andava a letto il Conte, l’importante, che riusciva a mettere le mani su un regno ricco quale quello Borbonico.
Cavour morì giovanissimo a soli 51anni , se fosse vissuto fino a settant’anni?
Senza voler approfondire diamo solo un cenno : Il patto Cavour a Plombières.
I savoia che sacrificarono una loro figlia di 15 anni la principessina, la coccola del Re, ad un “bifolco “ che nessun francese tollerava.
La cugina di Cavour, Contessa di Castiglione che vantava anch’egli di aver fatto l’Italia, alla corte, di Francia era chiamata la Vulva d’oro.
Cavour la mandò da napoleone, dicendogli: cara cugina usate ogni mezzo, che più vi sembrerà adatto, ma riuscite, lei ventenne lui napoleone cinquantenne.
Le due mogli di Crispi – forse non tutti sanno che era bigamo.
Bèh forse è meglio non prolungarci, chi conosce la storia sa, che l’unità d’Italia è stata fondata grazie al puttanismo
Nu’ sputa’ ‘ncielo, ca ‘nfaccia te torna.
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