Abbattimenti Ischia. La polizia si reca in Municipio a identificare la famiglia Monti-De Donato

ABBATTIMENTI A ISCHIA, POLIZIA SI RECA IN MUNICIPIO PER IDENTIFICARE LA FAMIGLIA MONTI-DE DONATO. LA SOLIDARIETA’ DI DOMENICO SAVIO E DEL MOVIMENTO DI LOTTA

[youtube tLDpk8qunOE]

Paoletto: “Ma il Comune non è la casa del popolo?”

LA POLIZIA SI RECA IN MUNICIPIO PER IDENTIFICARLI, IL SINDACO: “NON HO CHIESTO IO L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE”

Dopo aver trascorso la notte in una sala vuota del Comune, alle prime ore dell’alba Paoletto e Tina sono stati identificati dalle Forze dell’Ordine. Il Sindaco d’Ambrosio rassicura che quella dei coniugi Monti-De Donato è una occupazione simbolica e pacifica. La solidarietà di Domenico Savio a nome del Movimento di lotta unificato per il diritto alla casa. Sabato tutti in piazza per dire no alla vergogna e alla tragedia degli abbattimenti delle nostre misere case.

di Gennaro Savio*

Hanno trascorso la loro prima notte in Municipio, accampati su due modestissime brandine sistemate all’interno di una stanza vuota, la Sala dell’”Antica Cartografia dell’isola d’Ischia” alle pareti della quale sono affisse varie mappe dell’isola Verde. Quella di Paoletto e Tina è stata una notte da incubo in attesa che le ruspe di Stato gli abbattono la loro unica e umile casa. Casa che hanno tirato su con anni e anni di indicibili sacrifici e privazioni di vita fatti con la consapevolezza che sarebbero serviti quantomeno a dare un futuro abitativo dignitoso ai propri figli, un futuro che ora le ruspe dello stesso Stato inadempiente distruggerà con inaudita disumanità a colpi di ruspa: assurdo! Stamattina martedì 30 novembre 2010 l’aria è pesante, tetra ed è resa ancora più funesta dal cielo grigio, dal mare in tempesta e dal vento che soffia così forte da strappare gli striscioni che i coniugi Monti-De Donato hanno esposto fuori al Palazzo municipale. Il risveglio di Paoletto e Tina già turbati, distrutti, angosciati e disperati per l’imminente abbattimento della casa in cui vivono da dieci anni assieme ai loro due piccoli bambini, non deve essere stato certamente dei più felici visto che nelle prime ore del mattino le Forze dell’Ordine si sono recate in Municipio per identificarli. “Ho domandato alle Forze dell’Ordine perché fossero venute, ci ha spiegato amareggiato Paoletto, e mi hanno risposto che non posso stare sul Comune perché occuparlo è un reato. Io gli ho risposto che non ho casa e che non posso portare i miei figli all’ospizio come propostomi dal Sindaco. Hanno chiesto i documenti a me, ha concluso Paoletto, e a tutti quelli che stavano con me. Ma il Municipio non è la casa del popolo, la casa di tutti?, continuava a chiedersi stupito a telecamere spente. Abbiamo pensato che le Forze dell’Ordine fossero intervenute in seguito a una richiesta specifica avanzata dal Primo cittadino di Casamicciola, il Dott. Vincenzo D’ambrosio, che abbiamo intervistato proprio all’interno del Municipio. “La Polizia di Stato è arrivata di sua iniziativa, ha esordito D’Ambrosio. “Ho sentito il Commissario Marinelli, ha proseguito il Primo cittadino, e mi ha detto che era venuto perché aveva appreso la notizia dalla stampa. Noi poi come di dovere abbiamo provveduto a fare le comunicazioni agli Uffici competente, alla Prefettura, alla Procura e alle Forze dell’Ordine. Ieri c’è stata un’occupazione simbolica di una sala del Palazzo municipale ma diciamo che sicuramente è stata una occupazione pacifica e non ha dato problemi ai servizi e agli uffici”.

A PAOLO E TINA LA SOLIDARIETA’ DEL MOVIMENTO DI LOTTA PER QUANTO ACCADUTO STAMATTINA

“Il ‘Movimento di lotta unificato per il diritto alla casa e ai servizi sociali’, si legge nel comunicato stampa diramato dal Comitato coordinato da Domenico Savio, vista la gravissima situazione sociale che si è creata con l’iniziativa disumana, autoritaria e repressiva messa in atto dallo Stato e dal potere politico capitalistico che hanno proceduto allo sgombero dell’unica e umile casa di proprietà e di abitazione della famiglia lavoratrice Monti-De Donato per abbattergliela senza mettere a loro disposizione una casa alternativa e, così, negando e calpestando il loro diritto costituzionale a un tetto per potersi riparare dal sole estivo e dalle intemperie invernali, saputo che la suddetta famiglia, in condizioni disperate e senza alternativa, si è rifugiata in una stanza del comune di Casamicciola Terme per rivendicare il giusto diritto civile e sociale alla casa e che per tale iniziativa sarebbe stata persino denunciata per occupazione abusiva di suolo pubblico, nel condannare con estrema fermezza le istituzioni politiche e amministrative responsabili di tanto scempio umano e di tanta vergognosa crudeltà esprime, il Movimento di lotta, totale, fraterna e umana solidarietà di classe a questa sventurata famiglia di lavoratori, a cui lo Stato padronale non ha saputo e voluto riservare altro che togliergli e distruggergli l’unico bene posseduto, realizzato con durissimi sacrifici e privazioni di vita. Il Movimento di lotta, conclude la nota, invita tutti quelli a cui giungerà il presente comunicato di esprimere la propria umana e fraterna solidarietà a questa famiglia colpita nel bene migliore e indispensabile per una esistenza dignitosa e si impegna, lo stesso Movimento di lotta, per ogni utile iniziativa politica e istituzionale affinché ai coniugi Monti-De Donato e ai loro figli sia subito garantita dallo Stato, e per esso innanzi tutto dal comune di Casamicciola Terme, un’abitazione adeguata e decorosa”.

Resta il rammarico che nell’italietta di oggi dove il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi può permettersi il lusso di possedere villoni e castelli e dove deputati e senatori vivono agiati la propria esistenza in ville e villette, alla povera gente che è stata costretta a costruirsi la casa abusivamente dallo Stato inadempiente, si abbatte con disumanità e violenza, in nome di una legalità che esiste solo per i fessi, quel morso di casa che chi ha potuto, seppur tra mille difficoltà, è riuscito a costruirsi con immani sacrifici e per cui stanno ancora pagando i debiti contratti: che schifo! Inutile sottolineare che Il prosieguo degli abbattimenti in Campania, rappresenta una vergogna politica, umana e sociale per tutti quei governanti come il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la Ministra Mara Carfagna che in campagna elettorale hanno avuto il coraggio di strumentalizzare questa tragedia sociale assicurando i cittadini che correvano il rischio dell’abbattimento della propria casa che dopo aver vinto le elezioni regionali in Campania avrebbero definitivamente risolto il problema. La Carfagna in un incontro elettorale a sant’Antonio Abate, assicurò persino che non sarebbe stato abbattuto neppure più un pilastro: che vergogna!
Ministri e governanti dopo aver letteralmente ingannato gli elettori e la povera gente, dovrebbero vergognarsi quantomeno come esseri umani se non hanno il buon senso di farlo come politici. Intanto sabato prossimo 4 dicembre 2010 il popolo di Ischia è chiamato a scendere in piazza per protestare contro la tragedia e la vergogna sociale degli abbattimenti delle prime case di necessità.

Potrebbe interessarti

Federconsumatori Campania ha incontrato il Sindaco di Procida relativamente ai rimborsi dell’IVA applicata su TARSU – TIA

Martedì 24 aprile il Sindaco di Procida, Vincenzo Capezzuto ha incontrato il Presidente regionale di …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *