Procida: il pensiero del giorno

Da un messaggio su facebook:

Compare, perché non fa un pensiero del giorno sui creduloni che abboccano alle fesserie e promesse delle campagne elettorali? “TEMA Limitato”

Il motto dice che il polipo si cuoce con l’acqua sua. In verità non è sempre così !

“Le promesse elettorali sono state istituite” insieme allo statuto Albertino che votavano solo i ricchi e i borghesi : il POPOLO Elegge.

Oggi Delega, Sceglie, Decide, da chi deve essere amministrato.

Gli elettori non sono tutti uguali, non inteso da motivi ideologici, forse c’è ancora una parte che segue elettoralmente un simbolo.

Ci sono persone che vorrebbero le elezioni ogni mese, perché il periodo di campagna elettorale, è il momento buono per sentirsi fare le “promesse” di ogni genere.

Purtroppo non c’è nessuna possibilità di cambiare cultura in merito, la gente ha bisogno, chi di una cosa, chi di un’altra, c’è gente che pur di chiedere si inventa i problemi. E’ una mania per certuni.

Il politico che sta in buona fede, è convinto di quel che promette, però capita più volte che si creino situazioni tali all’interno del gruppo politico, che non si ha la possibilità, di poter onorare ciò che è stato promesso.

I millantatori, che hanno “VENDUTO” l’anima al diavolo, fanno di tutto per avere consensi, questi appartengono alla razza degli impostori. Purtroppo non c’è nessun vaccino, antidodo per guarirli, è patologico, e riescono sempre a fregare, “i su definiti Creduloni”.

Il cittadino che ha votato il gruppo vincente, non protesta, aspetta e spera di poter ottenere la promessa che gli è stata fatta.

Molti creduloni che hanno votato i gruppi perdenti, non hanno nessuna speranza, almeno per quella consigliatura non potranno avere risposte positive, ne collegiali, e tantomeno personali.

Alcuni di questi si comportano come quei politici che fanno il ribaltone, fanno i pentiti sperando di poter ottenere ciò che gli è stato promesso dai vinti.

Promessa, intesa come fatto collegiale, per fare un esempio: la realizzazione di un nuovo assetto territoriale, o altre cose, ma forse anche promesse personalizzate.

La maggioranza degli elettori esprimono il loro consenso (libero) d’opinione puntando sulla persona, e più volte non è soddisfatto della sua scelta.

L’altra faccia del medaglione: C’è il politico, che continua a millantare, raccontando frottole, per assolversi dalla mancata promessa.

Quelli seri che non promettono, non hanno da nascondersi, e possono lavorare tranquillamente .

Poi c’è un “classico del politico” di solito è quello di “razza”; quando sta all’opposizione, muove critiche (giustamente) a torto o a ragione, verso chi amministra, quando si trova nel “carrozzone” amministrativo, per nessuna ragione vuole critiche al suo operato.

Eppure è luogo comune a tutti che la critica è costruttiva, allora non è vero?

In democrazia si può essere critici su certe scelte dei governanti?

L’autorità è senz’altro un valore, ecco perché Nietzsche sentì l’esigenza di un “rovesciamento di tutti i valori “.

Carl William Brown

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