Procida: il pensiero del giorno

Le campane, si dice: bisogna sempre sentire l’una e l’altra !

È finita l’era dei campanari, ora ci sono i pifferai.

Secondo gli studiosi, il nome italiano di “campana” deriva dal latino vasa campana, espressione che indicava dei catini emisferici in bronzo prodotti nella zona di Napoli, la cui forma era ricordata dalle campane. In latino la campana era chiamata tintinnabulum, con riferimento al suo suono, è uno strumento musicale, appartenente alla classe degli idiofoni, è solitamente in bronzo, utilizzato nel mondo cristiano soprattutto per scandire il tempo dai campanili delle chiese o come richiamo per funzioni, particolari ricorrenze od eventi riguardanti la comunità. ( wikipedia)

Fino agli inizi degli anni sessanta Procida contava tra chiese, congreghe, cimitero e chiesetta privata, n° 14/15  strutture. Le campane erano anche motivo di orgoglio, dei preti, delle pie donne, e “bizzuochi” (definizione procidana di chi frequenta quotidianamente la chiesa) e di tutta la comunità parrocchiale.

Il suon delle campane trasmetteva festa, gioia, e serenità,  tranne  quei tocchi funesti con due “battiti” (dan dan, dòn dòn,)

Una volta c’èrano i campanari, che a due mani tiravano le funi una saliva l’altra scendeva, anche quella era un arte, un’altra figura tradizionale scomparsa, oggi sono  elettriche, basta  girare la chiavetta.

Ricordo d’infanzia: Quando c’èra una manifestazione religiosa, della parrocchia, noi ragazzi ci davamo un gran da fare per poter andare sul campanile a suonar le campane, però, non prima d’aver finito i vari compiti di lavoro che c’impartiva il parroco.

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A fine funziona religiosa serale, grandi , e piccoli, uomini e donne,  ovunque stavamo, in piazza , per strada , al sentir  il suono delle campane, scattavamo tutti per entrare in chiesa facendoci il segno della croce, e  prenderci la benedizione. Anche queste cose non si notano più.

Le persone, in particolare gli anziani sapevano distinguere, la provenienza tramite il suono, c’èra quella della chiesetta di San Francesco,  mia nonna la chiama, ciaccatella (rotta)  la Madonna della Libera, malinconica  Marina Grande, scièta gente (sveglia persone) ecc.ecc.

Oggi è anche raro,  trovare persone che sappiano dire da quale chiesa proviene quel suono.

In cambio ci siamo abituati a sentire i “PIFFERI” .

I pifferai hanno sostituito i campanari, è sovente che alcuni si struggono per suonare, ma non ci riescono, e restano suonati!

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