La morte per droga è di serie B

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La speranza che nessuno più sulla nostra isola  potesse morire per droga è svanita nel giro di una notte.   Domenica 22 maggio nella solitudine di un quartiere noto a tutti, ma che nessuno osa più nominare quasi come se ci si sporcasse la bocca, Secodigliano, ha perso la VITA un giovane ventottenne procidano.  Una non notizia, passata di persona in persona nel silenzio assordante di tutti noi.Quanta indifferenza per una morte che passa inosservata e che allunga una lista di giovani vite di procidani che in questi anni ci hanno lasciato…mentre tantissimi altri vivono questo “problema” trovando facili giudizi in chi li guarda dall’alto in basso e  si lava la coscienza sapendo dire solo: “chi sceglie di autodistruggersi non c’è ne pena ne pietà… ogni uno sceglie il proprio destino”.

A me personalmente fa pena chi pensa e dice queste cose.

Sembra quasi paradossale che venerdì pubblicavamo una riflessione proprio su questo tema e sulla omertà che ancora oggi esiste e che appare ora come un triste presagio.

Non conoscenvo questo ragazzo,  ma  voglio gridare forte contro questa morte assurda che non riesco ad accetare e che si è consumata nella solitudine e nell’indifferenza !

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