Il peperoncino tra il serio e il faceto
Capsicum è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae, originario delle Americhe ma attualmente coltivato in tutto il mondo.
Secondo alcuni, il nome latino “Capsicum” deriva da “capsa“, che significa scatola, e deve il nome alla particolare forma del frutto (una bacca) . Altri invece lo fanno derivare dal greco kapto che significa mordere, con evidente riferimento al piccante che “morde” la lingua quando si mangia.
Difatti in un dibattito “accaldato”, discussione o litigio si sente commentare: hanno mangiato peperoncini.
È di aiuto alla digestione e molti lo mangiano credendo che sia afrodisiaco.
I peperoncini calabresi sono quelli che bruciano di più- e lo mettono in tutte le pietanze, fanno una specie di salame la nduia buonissima quella di Spilinga.
Si dice di certe persone che si muovono in maniera stimolante: quello o quella ha del peperoncino dentro.
Queste persone sono talmente stimolante che fanno risuscitare il morale degli afflitti.
Pensiamo a immaginare che s’incontrano due esseri che hanno entrambi del peperoncino, specie se sono un maschio e una femmina, cosa ne esce fuori, di tutto e di più.
A tal proposito: ieri sera alcune signore si son cimentate a sceneggiare alcuni racconti del libro Vèfio scritto dal Compianto, Vittorio Parascandola, durante la serata a suo ricordo.
CHI L’AVREBBE MAI DETTO: Spiccata padronanza del palcoscenico; con sale pepe e peperoncino. È il caso di dire: si son mangiato il peperoncino calabrese.
Il mondo senza peperoncino sarebbe un mondo noioso.
A lupu vecchiu, nun si ‘nzigna la tana. – ( proverbio siculo)
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