Da ragazzo sentivo sovente dire : “Stu carnval” (questo carnevale) questo termine stava a significare di persona grosso e matto.
Ci sono diverse scuole di pensiero di questo “personaggio leggendario”.
Il termine “carnevale” dal latino carnem levare, nel Medioevo si indicava la prescrizione ecclesiastica di astenersi dal mangiare carne a partire dal primo giorno di Quaresima, fino a Pasqua. Nel calendario liturgico cattolico-romano si colloca tra l’Epifania e la Quaresima.
Il carnevale risale a epoca medievale, testimonianze documentate parlano di una festa caratterizzata da uno sregolato godimento di cibi, bevande e piaceri sensuali.
Per tutto il periodo si sovvertiva l’ordine sociale vigente e si scambiavano i ruoli soliti, nascondendo la vecchia identità dietro delle maschere.
A Procida e anche nella vicina Napoli questi “bagordi” si consumavano anche in occasione della festa di S. Giovanni.
Pare che L’uomo abbia inventato queste feste proprio per lasciarsi cadere nel fiume LETE, dimenticando tutto, per godere il presente.
Da un bel po’ molti uomini, questa festa l’hanno posta come fatto prioritario del quotidiano vivere.
Difatti c’è chi la maschera l’ha indossa tutto l’anno, qualcuno direbbe: sono fatti suoi, vero, però fin quando non si ledano altri,purtroppo non è sempre così!
Alcuni invece aspettano un anno intero questo evento, per sentirsi:
Napoleone, Garibaldi, Zorro, Com.te, Sindaco, ecc ecc . Ogni tanto qualcuno finisce per crederci, e immedesima nella maschera che indossa, causando una miriade di guai, con la scusa che; “a carnevale ogni scherzo vale”.Attenzione che e non sempre carnevale!
Dio creò la luna, le stelle, il mare, il sole, tutte cose meravigliose Infine creò l’umano: in questi ci sono molti “uomini” che ci fanno pensare che tra le tante meraviglie del creato na cavolata è stata fatta !
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