Procida: il primo pensiero del giorno

La CODE di STOCCO, “la POLITICA” gli ANALI-STI e, i Virtu-osi

Lo stoccafisso (o stocco in alcune zone dell’Italia meridionale) è merluzzo artico norvegese (Gadus morhua) conservato per essiccazione. La precisa origine del nome è controversa: secondo alcuni deriverebbe dal norvegese stokkfisk oppure dall’olandese antico stocvisch, ovvero “pesce a bastone”, secondo altri dall’inglese stockfish, ovvero “pesce da stoccaggio” (scorta, approvvigionamento); altri ancora sostengono che pure il termine inglese sia mutuato dall’olandese antico, con lo stesso significato di “pesce bastone”.Wikipedia

La cultura di essiccare, o di salare i pesci è remota, e appartiene a tutte le comunità della gente di mare. Era e lo è ancora un ottimo sistema per conservare il pesce.

Pare che il primo paese importatore dello stoccafisso fu Venezia. Le Regioni più consumatrici ; Veneto, Campania Liguria, Sicilia.

Il procedimento: si taglia, o meglio si sega, a pezzi (una volta la coda veniva buttata) si mette a mollo, dopo tre, quattro giorni si cuoce, ogni Regione ha le sue ricette.

Nel napoletano le code non si son mai buttate, era il mangiare dei poveri, difatti il costo era molto accomodante per chi non teneva nemmeno un centesimo.

Da noi a Procida, era la colazione dei braccianti contadini e dei pescatori. Code di stocco con patate, accompagnata con una bevanda che si chiamava “acquata” era la seconda torcitura dell’uva, con l’aggiunta di acqua.

Costavano poco più di cinquanta lire al kilogrammo. Oggi non è più il cibo dei Poveri, costano circa €13,00 al kilo, se ne consuma di meno rispetto a una volta. I consumatori, sono gente che ancora prova piacere a tavola con le tradizioni culinarie di una volta.

Altri consumatori “amici di merenda” che durante il periodo invernale, non avendo cosa fare, non interessati più alla ricerca di belle signore, si dedicano alla “cantina” consumando, una ricca mangiata di code di stocco e un buon bicchiere di vino. Fin qui niente di strano, tra un morso di coda di stocco, e un bicchier di vino, le menti di questi, partoriscono pensieri (contorti) senza senso  e senza logica, ma con la pretesa della certezza.

C’è da pensare, che contrariamente al piacere del palato e della tasca, di una volta, oggi è causa di “approfondimenti” da  “grandi pensatori” ANALI -TICI.

Ancora: qualcuno davanti a una coda di stocco, e a una bottiglia di buon vino, asserisce che la Svolta ha fatto vincere l’elezione a Capezzuto (“grandi” anali-sti del voto ).

Invece, la matematica ci dice, se non ci fosse stata la lista la Svolta, l’attuale “maggioranza” avrebbe “incassato” cinquecento voti in più.

Poiché questi anali.sti – (delle code di stocco) accampano pretesa (presunzione) che l’ideatore della lista la Svolta, avrebbe dovuto (incondizionatamente) all’ultimo momento dare il ben servito alle persone candidate con la Svolta, e aderire con la contro parte, della lista di (kamikaze) Capezzuto.

Pretesa ? EVIDENTE da code di stocco – ignorando la logica, la dignità, la coerenza, la politica.

Forse è meglio che davanti a un piatto di code di stocco e un buon bicchiere di vino, parliate di altro.

O’ cunfessore se po’ dicere quacche buscìa, o miedeco no!

Chi vo’ mettere ‘o pede ‘ncopp ‘a ttutt’ ‘e pprete, nun arriva maje (Chi vuol mettere il piede su tutte le pietre, non arriva mai)

Auguro un anno prosperoso di salute a tutti.

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